È un’arte molto antica, che unisce l’efficacia nel combattimento alla ricerca del perfetto stato di salute.
Quest’obbiettivo si raggiunge mediante la sintesi armonica di tre elementi: l’intento, l’energia e la forza: l’intento è ciò che permette di esercitare la concentrazione mentale; l’energia è il Qi, la forza vitale; il terzo elemento è la forza fisica, che deve essere adeguatamente incrementata. In altre parole, la forza fisica è allenata insieme alla concentrazione mentale per incrementare l’energia che a sua volta consente l’evoluzione del movimento e l’incremento dell’attenzione. Questo dà un’idea della difficoltà e dell’impegno che richiede lo studio di quest’arte.



Le tecniche di pugno sono circolari in avvitamento, si utilizza il rilassamento per la raccolta di energia e la conseguente esplosione di forza e Qi, il noto “Fa Jing”. La prima e la seconda forma sono fondamentalmente simili se volessimo fare una comparazione, possiamo affermare che la prima è tendenzialmente impostata su movimenti più morbidi rispetto alla second
Vi è cura e attenzione in ogni movimento, le posizioni eseguite basse e la colonna vertebrale mantenuta retta. Le posizioni ampie rilassano il corpo e la mente, mantenerle morbide con attenzione al rilassamento articolare per favorire il costante fluire del passaggio tra Yin e Yang. Ogni tecnica è dura e morbida allo stesso tempo, è necessario essere consapevoli dello stato di ogni parte del corpo, raggiungere la sinergia e coerenza motoria allineandolo per raggiungere l’equilibrio fisico ed energetico. Nell’esplosione della tecnica bisogna esprimere la potenza della tigre e nel rilassamento la purezza e l’incoscienza di un fanciullo. Morbidi come l’acqua che scorre, stabili come il monte Tai Shan (il più noto dei monti sacri della Cina).